Come “imparare a imparare”
Consigli sul metodo di studio per gli allievi delle Scuola Secondaria Superiore
Come “imparare a imparare”
Consigli sul metodo di studio per gli allievi delle Scuola Secondaria Superiore
1-QUANTO STUDIARE?
Quanto tempo devi dedicare ogni giorno allo studio?
Quasi certamente te lo stai già chiedendo. Sappi allora
che non esiste una rispostauguale per tutti. La quantità di
tempo utile a realizzare uno studio proficuo è infatti
subordinata ad una serie di elementi:
a) la motivazione, che deve accompagnare anche la scelta
di iscriversi a un indirizzo di studi
b) la concentrazione, di cui ciascuno sa disporre
c) il possesso di conoscenze di base necessarie per
acquisire abilità superiori
Per una migliore gestione del tempo ecco, però, alcuni
consigli pratici.
Nel tuo orario settimanale ci saranno, presumibilmente,
giorni più intensi, altri meno; impara fin da principio ad
organizzarti, sfruttando al meglio la giornata: non subordinare
perciò il tuo pomeriggio all'orario scolastico del giorno
successivo!
Ciò significa che devi uscire dal meccanismo a rischio che ti
porta ad aprire il diario alla ricerca del "che cosa devo fare
per domani?". La gestione del tuo tempo, anziché
occasionale, dovrà essere puntualmente programmata e non
in funzione del giorno, ma almeno dell'intera settimana.
Stabilisci dunque un tuo orario di studio e in tale ambito
distribuisci il lavoro settimanale da svolgere,
compilando una tabella di marcia
Solo così riuscirai ad avere il tempo necessario a preparare una
lezione o un compito.
2-QUANDO STUDIARE?
Evita di studiare dopo cena, quando la stanchezza
certamente rallenterebbe i tuoi ritmi di lavoro, rendendo
inoltre improduttivi i tuoi sforzi. Ciò sarebbe ancora più
sciocco se dovesse accadere perché magari hai sprecato il
pomeriggio.
Ricorda che dare ordine e ritmi regolari alla tua vita è uno dei
primi obiettivi che devi prefiggerti, se vuoi operare con
profitto.
Tieni anche presente, tuttavia, che è dannoso incollarsi
allasedia per interi pomeriggi; suddividi le tue ore di
studio in unità di quaranta minuti, quindi concediti una pausa
di dieci.
Dopo due, tre unità, fa’ una pausa più lunga. Saranno questi i
momenti in cui potrai fare merenda o ascoltare una canzone:
sarebbe invece fonte di deconcentrazione farlo mentre sei
impegnato a studiare.
Non rinunciare ad avereun'attività sportiva, o sociale.
Organizzati per avere spazi di libertà!
3-IL METODO, QUESTO SCONOSCIUTO
Ogni insegnante, nel proprio ambito, ti fornirà in maniera
esplicita adeguate indicazioni sulla metodologia di studio più
adatta , così come ti consiglierà in merito agli strumenti che
ritiene più idonei e dei quali potrai avvalerti al fine di
facilitare e migliorare il tuo rendimento.
Ricorda che esistono anche le assemblee di classe, nel
corso delle quali ti sarà possibile esporre le tue difficoltà ai
compagni e discuterne con loro per individuare assieme le
possibili strategie di intervento o formulare ipotesi di
soluzione.
Non dimenticare che la prima regola d'oro consiste nel
rendere proficuo il tuo stare a scuola. Come? Rispettando i tre
punti qui sotto.
a) Cominciamo dall’ascolto in classe
Quanto vale l'ascolto in classe? Vale molto, moltissimo. Se
segui con attenzione le spiegazioni, poni già le fondamenta del
tuo lavoro successivo. Con carta e penna e sforzati (anche se
all'inizio ti risulta difficoltoso) di prendere appunti durante
le lezioni. Ciò ti aiuta a non distrarti e sarà anche un modo
per dare un primo ordine agli argomenti trattati. Con questo non
siamo tuttavia che alla prima fase.
Meglio rielaborare quanto prima (se possibile lo stesso
pomeriggio) i tuoi scritti, quando ancora la memoria è fresca e
può aiutarti a ricostruire gli eventuali anelli mancanti.
Gli appunti vanno trascritti in modo ordinato dai fogli
di brutta al quaderno che poi sarà strumento vero del tuo studio
(gli appunti presi disordinatamente e mai rivisti non servono a
nulla).
b) Il libro di testo
I tuoi insegnanti si servono, durante le spiegazioni, anche del
libro di testo. Non trascurare di avere sempre con te
evidenziatori, matite (dei colori che preferisci). Ma più
“dell'armamentario”, ciò che conta veramente è che tu possa
sottolineare sul testo quanto ti viene segnalato e spiegato dal
docente (i famosi NB = Nota Bene!).
Sottolineare con efficacia equivale ad evidenziare sulla
pagina le parole o le frasi chiave utili a ricostruire lo
schema logico del ragionamento condotto.
E' importante, in ogni caso, che i tuoi libri di testo diventino
veramente "tuoi", si trasformino in agevoli e produttivi
strumenti di lavoro e che non restino invece intonsi e
immacolati, abbandonati sulla scrivania.
Quando usi il libro, nello studio pomeridiano, cerca allora di:
1)comprendere il testo individuandone l'argomento generale
2) comprendere il lessico specifico della materia
3) focalizzare i diversi temi affrontati
Per far ciò devi eseguire una prima lettura rapida, ma
completa; dovrai individuare le parole, le espressioni ed i
riferimenti non chiari e cercarne il significato sul vocabolario
o su un’enciclopedia ; dovrai poi procedere ad una seconda
lettura più approfondita e selettiva.
Sarà opportuno, soprattutto in mancanza di una titolatura
precisa, scrivere in margine al testo dei titoli
significativi, che sintetizzino i diversi sottoargomenti
trattati.
Tieniti sempre accanto un amico fidato, il Vocabolario di
Italiano, e servitene ogni qualvolta le tue conoscenze
lessicali dovessero vacillare. Anche una sola parola travisata
può impedirti di comprendere appieno ciò che leggi.
c) Le risposte dei compagni
Fatti furbo: non distrarti durante le verifiche orali dei tuoi
compagni! Attiva il tuo ascolto e preoccupati di annotare i
quesiti formulati. Sarà un'ottima occasione per verificare la
tua preparazione.
Approfitta delle risposte altrui ! Potrai riorganizzare al
meglio le tue conoscenze.
4-RIPASSO O NON RIPASSO?
Non puoi illuderti di studiare una sola volta un argomento
e poi di abbandonarlo. Sarebbe come non averlo mai conosciuto ed
equivale a dimenticarlo per sempre. Riservati uno spazio per
ripassare.
E' ovvio che nell'ambito dell'organizzazione quotidiana del
tempo dedicherai allo studio degli argomenti nuovi i momenti
della giornata in cui sei più fresco, lasciando
tranquillamente al ripasso le ore cosiddette di serie B.
5- L'ESPOSIZIONE ORALE
Tradurre in parole il proprio pensiero non è sempre facile.
Dovrai sforzarti, e molto, per acquisire un lessico adeguato,
specifico e tecnico per ciascun ambito disciplinare e dovrai
aiutarti a coltivare l’arte del parlare attraverso un costante
esercizio.
Per alcune materie può essere utile studiare leggendo ad alta
voce e ripetere, sempre ad alta voce, i contenuti da assimilare,
fino a quando l’esposizione risulterà abbastanza sciolta.
Consiglio: prova a simulare a casa l’interrogazione,
rivolgendo a te stesso delle domande: ti aiuterà ad imparare a
ragionare "per problemi" e ad organizzare intorno ad essi le tue
conoscenze.
COME SI STUDIA PER UN’INTERROGAZIONE ORALE?
Per ottenere questa abilità sarà meglio:
1) leggere
attentamente l'argomento oggetto di studio (primo livello di
lettura);
2) selezionare gli
argomenti principali anche attraverso sottolineatura;
3) fare il primo tentativo di esposizione orale di ciò
che è stato letto;
4) verificare
attraverso la rilettura eventuali passaggi poco chiari o
incerti;
5) passare ad unaseconda esposizione orale a voce alta,
finalizzata all'espressione corretta, completa e logica;
6) verificare l'esattezza delle risposte ed,
eventualmente, in caso di risposta errata o incompleta,
consultare il testo.
E DURANTE UN’INTERROGAZIONE…
1) Individua i punti facili della domanda.
2) Organizza rapidamente i contenuti da esporre.
3) Costruisci la risposta cercando di sviluppare
innanzitutto il momento centrale.
4) Utilizza esempi opportuni a sostegno
dell'argomentazione che si sta sviluppando.
5) Usa una forma espositiva chiara e semplice.
6) Adotta un lessico specifico.
7) Respira
profondamente e ripeti a te stesso: “Calma, ho studiato, andrà
bene!”
6-DOVE ( E COME) STUDIARE?
Per essere chiari e sintetici, cerca di studiare:
In un luogo predisposto per questa funzione, che sia la tua
camera o un tavolo in unangolo tranquillo della casa.