Muffin |
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Spesso si confondono muffin e cupcake, anche se in realtà sostanzialmente sono la stessa cosa.
Facciamo un ulteriore distinzione: oggi ci sono i cupcake, gli american muffin e gli english muffin, questi ultimi non hanno nulla a che fare con le tortine che conosciamo oggi, sono dei panini piatti (neutri) usati per fare colazione o per il tè delle cinque riempiti di pietanze o di marmellate.
Prima di parlare della storia vediamo di rendere chiare le differenze tra questi tre esteticamente prima di tutto:
1) Cupcake, contraddistinti dalla presenza di decorazioni sgargianti e dalle dimensioni medio/piccole
2) American muffin, questi sono generalmente più grandi, più semplici e senza decorazioni
3) English Muffin, sono simili a dei panini fatti con lievito fresco o secco (e non lievito chimico) riempiti con marmellate o pietanze salate
Si dice anche che tra cupcake e american muffin ci sia una differenza riguardo gli impasti (il primo si mescola zucchero e burro, poi gli altri ingredienti, nel secondo si dividono secchi e liquidi e si mescola per poco tempo) e di conseguenza anche di consistenza ma non ho trovato riscontri reali.
Quindi esistono due prodotti con lo stesso nome, ma sono diversi sia per aspetto che per preparazione e consistenza, per differenziarli si utilizza l'aggettivo della nazionalità (american e english). Muffin probabilmente deriva dal francese o dal tedesco che significa piccola torta e soffice secondo me gli american muffin possono essere un'evoluzione di quelli inglesi ma anche un prodotto completamente a parte pur chiamandosi sempre muffin.
Ma per capire meglio bisogna tracciare una
linea del tempo:
English Muffin
American Muffin
Cupcake
Anno |
Non si sa esattamente quando ma sicuramente prima del 1700 nel Galles venivano fatti gli antenati degli English Muffin, erano a forma di ciambelle o a forma di panini piatti (come quelli odierni) ed erano chiamati "bara maen" che letteralmente significa pane e pietra appunto perché cotti su su questa superficie. |
1747 |
Sì parla di English Muffin fatti con lievito naturale e arricchiti con latte e burro, con forma appiattita, solitamente cotti su una griglia, d'aspetto dorati sotto e sopra mentre lateralmente chiari, interiormente spugnoso. Queste le raccomandazioni di Hannah Glasse una cuoca vissuta nel 1700 che pubblicò The art of cookery pubblicato nel 1747. |
1796 |
Una piccola torta cotta in una tazza, così comincia una ricetta. Gli ingredienti sono: 1/2 libbra di zucchero, 1/2 libbra di burro, 2 libbre di farina, i bicchiere di vino, 1 bicchiere di acqua di rose, 2 bicchieri di emptins (probabilmente lievito ricavato dalla birra), noce moscata, cannella e ribes. Questa ricetta fu scritta da Amelia Simmons sul primo libro di ricette pubblicato negli Stati Uniti, il ricettario fu intitolato American Cookery. (Una libbra corrisponde a 453,6g) |
1828 |
Un'altra ricetta: 5 uova, due
grosse tazze da tè piene di melassa, due tazze da tè piene di zucchero
bruno (zucchero contenente melassa), 2 tazze di burro fresco, una tazza
di latte intero, 5 tazze di farina setacciata, mezza tazza di misto di
spezie e chiodi di garofano, mezza tazza di zenzero.
Da notare l'assenza di lievito. Vediamo il procedimento: spezzettare il burro nel latte e riscaldarlo leggermente, riscaldare anche la melassa e aggiungerla al latte e al burro, infine lo zucchero e lasciarlo raffreddare. Sbattere leggermente le uova e metterle nel liquido assieme alla farina, mettendo un po' per volta. Aggiungere le spezie e mescolare bene. Imburrare una teglia e infornare a temperatura moderata. La ricetta fu pubblicata da Eliza Leslie su Seventy-Five Receipts for Pastry, Cakes, and Sweetmeats. |
1832 |
Questa ricetta inizia dicendo
che i cupcake sono simili alla pound cake (una sorta di torta margherita
semplice per quanto riguarda la consistenza, ma forse più simile a un
pan di spagna o ancora meglio a una pasta genovese visto l'assenza
di lievito) e sono
economici, gli ingredienti sono: 1 tazza di burro, 2 tazze di zucchero,
3tazze di farina, 4 uova. Si mescola tutto per bene e si cuoce in una
teglia o in una tazza. Cottura 20 minuti e non oltre. Questa ricetta fu pubblicata da Mrs. Child sulla raccolta American Frugal Housewife. |
1839 | Per la prima volta si parla di American Muffin nel 1800 e precisamente in alcuni libri americani di ricette come ad esempio nel Kentucky Housewife. Inizialmente fatti con lievito naturale ed erano chiamati common muffin o wheat muffin. |
1847 | In questa ricetta
compare per la prima volta un agente lievitante
chimico, vediamo gli
ingredienti: una tazza da tè di burro, due tazze di zucchero, 4 tazze di
farina, 4 uova ben sbattute, una tazza di sour milk (latte fermentato),
1 teaspoon saleratus (bicarbonato di potassio, uno dei primi agenti
chimici lievitanti, l'antenato del bicarbonato di sodio, per fare la
stessa dose di saleratus se ne deve mettere 1+1/4 di bicarbonato di
sodio) sciolto in poca acqua, un teaspoon di estratto di limone (succo?)
oppure un bicchiere di brandy, mezza noce moscata grattugiata. Mescolare bene tutto, mettere in una teglia imburrata e cuocere 45 minuti. La ricetta si trova su The American System of Cookery e fu scritta da Mrs. T.J. Crowen. Sullo stesso libro si trova anche la ricetta dei coconut cup cakes tagliati a forma di diamante o in quadrati. |
1871 |
In questa ricetta invece ci sono 2 agenti
lievitanti che possiamo trovare nelle bustine in commercio
oggi, difatti si usa il cremor tartaro e il bicarbonato di sodio, ecco
la ricetta: mezza tazza di burro, 4 tazze di zucchero, rendere tutto
crema, 5 uova ben sbattute, un teaspoon di bicarbonato di sodio sciolto
in una tazza di panna, noce moscata e un teaspoon di cremor tartaro. Questa ricetta fu scitta da Mrs. M.E. Porter's sul New Soithern Cookery Book |
verso la |
Nei libri di cucina del diciannovesimo secolo si parlava già di carta da forno a forma di tazze e dei relativi stampi in metallo. Difatti so consigliava l'uso degli stampini in carta per fare delle piccole tortine. Solitamente questi stampini venivano anche usati per servire caramelle o noccioline. Inoltre alcuni libri suggerivano anche di coprire le tortine in cottura con carta da forno per evitare la formazione di una crosta dura in superficie. |
1880 |
Samuel Bath Thomas, un inglese emigrato negli Stati Uniti nel 1875 portò con se la ricetta dei muffin (inglesi) di sua mamma e cinque anni dopo aprì un forno nella Ninth Avenue a Manhattan a New York City. Da quel momento cominciò a produrli avendo molta fortuna. Il nome english muffin fu stampato per la prima volta nel 1925. |
1919 |
In quest'anno fu commercializzato il primo cupcake che fu prodotto dalla Taggart Bakery, la prima tortina commercializzata chiamta Hostess Cupcake dal nome dell'azienda. Durante gli anni cambiò molto inizialmente era alla vaniglia, poi all'arancia e solo verso la fine degli anni 40' prese la forma che oggi vediamo, un cupcake al cacao, ricoperto di cioccolato con una decorazione a ricciolo e crema alla vaniglia all'interno. |
1930 |
I moderni stampini decorati in carta da forno fecero la comparsa nel periodo successivo alla prima guerra mondiale. Inizialmente era suggerito l'uso solo per servirli, successivamente tra il 1925 e il 1930 incominciarono ad essere usati anche per cuocerli. |
Come si è visto nella
storia i cupcake inizialmente erano fatti senza lievito oppure con lievito
naturale (derivato dalla birra), successivamente verso la metà del 1800
cominciarono a usare le prime sostanze lievitanti in modo da creare delle
tortine (shortbread, panini veloci per via della facilità di lievitazione che
prima occupava lunghi tempi).
Ma perché il nome cup cake? Una spiegazione potrebbe essere il fatto che
venivano cotti in delle tazze oppure un'altra spiegazione è il fatto che gli
ingredienti erano espressi in cup, appunto tazze. Difatti le prime ricette
(tranne nel 1832) non si parla di cottura in forme particolari.
Per quanto riguarda gli american muffin si trovano poche notizie, probabilmente sono un'evoluzione parallela dei cupcake, difatti tra fine 1800 e inizio 1900 si cominciano a usare stampini di carta e teglie per fare i cupcake e di fatto anche gli american muffin. Un'altra spiegazione che mi do è che gli immigrati inglesi ma in generale europei diedero il nome a queste tortine appunto perché la parola muffin (con una pronuncia simile) in Germania e Francia significava appunto piccola torta e anche soffice.
Mentre per gli english muffin non mi pronuncio più di tanto, la loro storia parla per loro.
In conclusione posso dire che cupcake e (american) muffin oggi si differenziano per la decorazione ma penso che storicamente hanno seguito la stessa strada, inizialmente erano dei lievitati (fatti con lievito naturale) o addirittura senza nemmeno quelli (delle sorte di pan di spagna o paste genovesi) poi con l'avvento delle sostanze lievitanti sono diventati degli short bread (pani veloci).
Anche la forma è evoluta con il tempo, da quello che ho letto in passato potevano essere cotti in tazze, ma forse il vero passo in avanti avvenne alla fine del 1800 quando si usarono stampi in metallo con supporto di pirottini di carta da forno.
Fonti e approfondimenti:
The Food Timeline - La linea del tempo del cibo (In inglese) sezione dedicata ai Cupcake, American Muffin e English Muffin